Piano operativo del Comune di Vernio, tempistica parallela a quella del piano strutturale intercomunale

L’adozione apre alle istanze di cittadini, professionisti, enti. A Montepiano gli effetti della sentenza sul contenzioso con la cooperativa Abetaia

Il piano operativo di Vernio viaggia in parallelo al piano strutturale intercomunale, non c’è nessun salto in avanti. Non solo, stiamo parlando di adozione, non di approvazione, parte adesso la fase delle osservazioni e cittadini, professionisti ed enti potranno presentare le loro istanze”. Il sindaco di Vernio rimanda al mittente le accuse della lista Rilanciamo Vernio di aver “voluto imporre le proprie decisioni” e aggiunge che il piano urbanistico intercomunale sarà approvato prima degli strumenti dei singoli Comuni.

“I documenti bisogna saperli leggere e comprendere. Fare disinformazione con questa leggerezza è grave, non va certo a vantaggio dei cittadini – aggiunge il sindaco – In questa fase di osservazioni anche i candidati potranno intervenire se lo riterranno opportuno. E l’amministrazione è tenuta a rispondere a ciascuno.

Riguardo poi all’accusa della lista e del candidato sindaco Marco Ciani di aver classificato il territorio in frazioni di serie A e di serie B, il sindaco ribatte che la scelta dell’amministrazione è di riproporre interventi che non hanno trovato attuazione negli anni della validità del Regolamento Urbanistico vigente dal 2014 a causa di eventi estranei al territorio di Vernio: pandemia, elevati costi dei materiali e lo stesso bonus del 110% che ha orientato i pochi interventi possibili verso il recupero degli edifici esistenti. E rispetto regolamento del 2014, che già prevedeva un consumo di suolo contenuto, sono stati stralciati cinque interventi, di cui uno nella frazione di Montepiano perché un lotto edificativo è diventato agricolo.

A proposito di Montepiano va sottolineato che ben 7 dei progetti di edificazione residenziale sono effetto della sentenza TAR sull’annoso contenzioso con la Cooperativa Abetaia, che il Comune faticosamente è riuscito a risolvere. “Si tratta di una vicenda che Ciani e soprattutto l’onorevole Erika Mazzetti che lo sostiene e che sicuramente l’ha seguita come tecnico, dovrebbero conoscere bene”, sottolinea il sindaco. La sentenza ha stabilito che i lotti residui venissero trasformati in interventi diretti, che sono quindi tutti rientrati nel piano operativo. In realtà l’unico nuovo edificio residenziale inserito nel piano si trova a Vernio, in località Le Confina.

È importante anche ricordare che il Piano Operativo è stato votato in Consiglio comunale e che l’opposizione si è astenuta, rinunciando al proprio diritto di votare contro.

La nuova amministrazione avrà comunque in mano uno strumento su cui lavorare nella fase successiva alle osservazioni, potrà valutare ed accogliere del tutto o parzialmente le nuove istanze che saranno presentate, per poi procedere all’approvazione e quindi all’entrata in vigore dello strumento.

Infine, l’adozione del piano operativo ha di fatto scongiurato l’entrata in vigore di salvaguardie di legge che avrebbero paralizzato la quasi totalità delle attività edilizie. Infatti, la Regione, per scoraggiare approvazioni degli strumenti urbanistici oltre i tempi di legge, ha introdotto restrizioni per gli interventi urbanistici ed edilizi nei Comuni che dall’avvio del procedimento di formazione del piano strutturale o operativo alla sua approvazione superino i due anni.

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